Distorsioni cognitive

Distorsioni cognitive

Le distorsioni cognitive o “trappole della mente”: come spiegato in precedenza, i pensieri negativi sono in grado di produrre emozioni spiacevoli come tristezza, rabbia, senso di colpa, vergogna,…

I pensieri negativi sono tali in quanto contengono alcuni errori, chiamati Distorsioni Cognitive (Beck, 2013):

  • Pensiero dicotomico: tendenza a vedere una situazione in soli due modi contrapposti, o bianco o nero, o tutto o nulla.

Es. “o supero l’esame con il massimo dei voti, oppure sarà un fallimento”

  • Pensiero catastrofico: tendenza a predire il futuro sempre in termini catastrofici, tralasciando altri possibili esiti o sviluppi meno drammatici.

Es. “Ho mal di testa, avrò qualcosa di grave”

  • Ragionamento emotivo: pensiamo che qualcosa sia vera solo per il fatto che “sentiamo” che è così.

Es. “Sento che non riuscirò a cambiare, quindi non cambierò”

  • Filtro Mentale: in una situazione cogliamo solo l’aspetto più negativo, ponendo l’attenzione solo su quello, così la visione della realtà si oscura.

Es. “Sono migliorato in alcuni sintomi, ma non riesco ancora a dormire, è tutto inutile …”

  • Lettura del pensiero: siamo convinti di sapere ciò che gli altri pensano o provano evitando di prendere in considerazione anche altre, più plausibili, possibilità.

Es. “Il mio ragazzo ha rimandato il nostro appuntamento, non mi vuole incontrare perché si è stancato di me …”

  • Ipergeneralizzazione: tendenza ad arrivare a conclusioni di carattere generale in maniera affrettata, usando spesso avverbi come “sempre” e “mai”.

Es. “Mi va sempre tutto male, non ne combino mai una giusta …”

  • Personalizzazione: tendenza ad addossarsi sempre la colpa in ogni avversità, trascurando altri possibili fattori.

Es. “Se è arrabbiato significa che io ho fatto qualcosa che non va …”